Abbiamo avuto fortuna. Il battello che avevamo prenotato era pieno e ci hanno fatto un upgrade ad una imbarcazione di una categoria superiore. Questi battelli sono bellissimi, soprattutto dall’esterno. Hanno una forma particolare e sono completamente in legno. Nell’arcipelago ce ne sono a decine e, devo essere onesta, scoccia un po’ la presenza di tante altre barche, però il fatto che siano belle smorza l’effetto «scale di piazza di Spagna». Hạ Long Bay
Il governo permette un numero specifico di rotte (almeno questo ci hanno detto in tanti) , per cui è inevitabile l’assembramento. Noi abbiamo scelto di passare due notti e tre giorni in crociera in battello, fortunatamente la maggior
Le isole solo circa 1969 spalmate su una superficie di 1500 km², sono patrimonio dell’UNESCO dal 94 per il loro valore estetico e dal 2000 per motivazioni il valore geologico e geomorfologico. L’arcipelago si è evoluto nel corso di 500 milioni di anni di cui gli ultimi 20 ha vissuto una evoluzione a livello carsico peculiarissima. Sembrano le isole di Peter Pan, scavate da dentro come le grotte di Castellana.
Ci sono due tipi di isole a seconda dello stadio di evoluzione carsica: le fengcong che sono quelle a cono e le fenglin, quelle «parallelepipede», evoluzione delle anteriori.
Il primo giorno ci hanno portati sull’isola più gettonata di tutte: Tip Top (in realtà Titov) dal nome del cosmonauta russo, il secondo uomo nello spazio dopo Gagarin. La chiamarono così per suggellare l’amicizia sovietico-
Il belvedere dell’isola Titov era una bomba pazzesca, 430 gradini per raggiungerlo ma si godeva di un panorama stupendo.
Nel pomeriggio abbiamo finalmente assaporato un pochino di libertà e abbiamo fatto un giro con un kayak. Non è permesso fare il bagno!!!! Ci sono tantissime aperture che si sono formate alla base delle isole a causa dell’ erosione marina e del carsismo. Sono come dei tunnel che permettono di passare da un lato all’altro delle montagne. Già questa escursione ci ha fatto sentire meglio rispetto alle folle.
Abbiamo fatto amicizia con una coppia di spagnoli sessantenni tutta vita, simpaticissimi. Esther e Juan Ma, da San Sebastián, una coppia affiatatissima e di gran compagnia. Antonio ovviamente amatissimo, tutti sanno come sa farsi amico dei «grandi», gli amici ricorderanno cosa fece a Ventrosa.
Il secondo giorno è stato «il giorno». Ci hanno fatti andare su una barca più piccola insieme ai nostri due amici e siamo salpati. Noi 4 + 4 persone dell’equipaggio tra le isole e nessun’altra imbarcazione alla vista. Un sogno. La mattina si moriva di freddo!
Innanzitutto siamo approdati a CuaVan, un villaggio galleggiante. Molti degli abitanti del villaggio sono stati re-ubicati in terraferma, soprattutto per garantire l’istruzione per i bambini. Nell’arcipelago tutto arrivarono ad esserci 1000 abitanti distribuiti in 4 villaggi. In questo nello specifico almeno 100 case-zattera, ad oggi ne rimangono una trentina. È ancora semi-popolato e la gente continua a vivere di pesca. È posizionato in una insenatura stupenda a forma di croce, il paesaggio è incredibile, i colori sono incredibili, come anche la luce.
C’è un piccolo museo con fotografie che ritraggono la vita nel villaggio e la nuova vita nelle nuove case sulla terraferma. Non è mai un cattivo momento per fare propaganda.
Oltre alle case-zattera legate tra loro ci sono vari tipi di imbarcazioni e tanti animali da compagnia e guardia, tanto cani come gatti. C’era una specie di trabucco meraviglioso e la parte bassa delle isole nella zona centrale veniva usata come se fosse una parete attrezzata: cime, ancore, assi di legno… C’erano anche dei pescherecci con decine di luci sula coperta, serviranno forse per attrarre le prede?
Dopo di che siamo andati a vedere un allevamento di ostriche. Ne coltivano di tre tipi, quelle che producono le perle nere thai possono metterci anche otto anni per produrre la perla finita. È stato interessantissimo vedere il processo tramite il quale fanno si che le ostriche producano le perle. Si chiama «nucleazione» e viene fatto per tutti gli esemplari, non so più quanti milioni fossero. Vengono socchiuse le valve e viene inserita una sfera di madreperla (nácar) nella gonade dell’animale insieme a una porzione di mantello di un’ostrica «donatore». L’ostrica in reazione al corpo estraneo inizia ad avvolgerlo con progressivi strati di madreperla. È un meccanismo difensivo.
City grazie per tutte le belle cose sue ci stai mostrando.ma dove trovi il tempo per il tuo diario belliszmo
Potresti raccogliere gli appunti e le foto e pubblicare un diario di viaggio.
Esatto! È proprio quello che faremo, e intanto lo condivido con voi