Días 87-90: mt Edward e laghi d’altura

Esere andati alle Blue pools e non avere fatto il bagno la scorsa volta è stato come “guardare ma non toccare”.

E proprio per toccare con mano l’acqua del disgelo siamo tornati! Stiamo parlando di 6-10 °C.

Alla seconda signora over 60 che si faceva il bagno mi sono decisa anche io. Una bella nuotatina rinfrescante, la cassa toracica stretta in una morsa e le gambe senza sensibilità per qualche minuto.

Ne è assolutamente valsa la pena, niente ipotermia, prova superata.

Unico inconveniente: sciami e sciami di sandfly, mosche della sabbia, ci hanno letteralmente divorato le gambe. Pieni di ponfi e con gli arti intorpiditi dal freddo siamo tornati verso casa, con l’immagine dell’acqua azzurra negli occhi.

 

I panorami che abbiamo ammirato sulla strada del ritorno sono stati, come sempre, mozzafiato. Questo è il lago Hawea, vicino Wanaka.

Inconveniente per i prossimi giorni: tutta la regione del Fiordland (sud ovest) è irraggiungibile a causa delle frane e inondazioni che hanno interessato le principali (e uniche) strade la settimana scorsa. I turisti presenti in quelle zone sono stati evacuati in elicottero!

I posti più affascinanti di tutta la Nuova Zelanda sono lì a un tiro di schioppo, ma non potremo andarci.

In cambio abbiamo fatto un giro da “quest’altro lato” dei fiordi, alle pendici del Mount Edward e il panorama non è affatto male. Abbiamo attraversato qualche ruscelletto con la macchina. Anto non si stanca di dire che dobbiamo comprarci una macchina 4×4 come questa.

Scusami per le tante foto alle mucche, sono una ragazza di città.

 

Il giorno dopo abbiamo fatto due percorsi stupendi. Il primo è sulle “Remarkables mountains”  per andare a vedere il «lake Alta”. Giuro che si chiamano. Il lago si raggiunge da quelle che in inverno sono piste da sci, devono essere tra le più belle dell’universo.

La Nuova Zelanda non mi sta piacendo per niente.

Tutto il crinale è attraversato da ruscelletti, è tutto pieno di muschio e licheni e i chiaroscuri delle montagne sono bestiali. Il lago è piccolino e cristallino. Qui faceva fresco per fare il bagno anche se qualche temerario c’è stato, essenzialmente bambini e cani.

Dopo il panino vista lago abbiamo tentato una mini scalata, quando ho iniziato ad andare a 4 zampe Antonio ha capito che fosse sufficiente per me.

L’ultima tappa del giorno è stato un piccolo trekking sul lago Wakatipu, di origine glaciale e lungo 80 km, ha una caratteristica forma a “S” e ti sembra di poter baciare l’altra sponda.

 

L’ultimo giorno a Queenstown è stato il giorno del riposo. Abbiamo fatto nottate su nottate e oggi siamo rimasti a casa. Abbiamo trovato tutti gli ingredienti necessari per stare bene.

Trattandosi del novantesimo (90!!!!) giorno di viaggio non avremmo potuto non fare una goliardata perché la giornata di oggi rimanesse impressa nella memoria:

2 thoughts on “Días 87-90: mt Edward e laghi d’altura

    1. Oh wow! I am very happy to read this. For me it is just a diary to keep in touch with our families, but if it has been useful for you, I am very, very happy! Thanks a lot

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